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Scegliere il primo diffusore: qualità e prezzo (PT.3)

Prezzi e qualità

A livello di qualità acustica non esiste alcuna differenza tra un diffusore in versione passiva e lo stesso diffusore in versione attiva. Se i trasduttori (cioè i woofer, driver a compressione, ecc.) sono gli stessi e il design del cabinet è identico (ci può essere un piccola differenza dovuta alla presenza o meno del modulo di amplificazione) il risultato non cambia.

A livello di affidabilità elettrica, da una parte va considerato che il diffusore attivo, essendo dotato di più “elettronica”, è virtualmente più soggetto a rotture; sul versante opposto, va invece detto che se non si accoppia il finale tenendo seriamente conto delle caratteristiche elettriche della cassa, si possono danneggiare irreparabilmente entrambi.

Prezzo. Confrontando due casse identiche, una attiva ed una passiva, si capisce subito che quella passiva costa meno. Il prezzo spesso può raggiungere anche il 30-40% in meno ed è dovuto sia alla mancanza del modulo di amplificazione che a fattori di mercato. Naturalmente questo risparmio va comunque controbilanciato dall’acquisto di un amplificatore di potenza (generalmente a due canali, quindi utilizzabile su due diffusori), di un mixer e di cavi di collegamento.

Quindi per fare una comparazione più rispondente dovremmo parlare di sistemi audio e non di diffusori.

In fin dei conti, se andiamo calcolare i totali di questi due ipotetici sistemi, probabilmente ci renderemo conto che la differenza tra i due è minima e che molto dipende dalla qualità di ciascun componente.

Un vantaggio però la cassa attiva ce l’ha: con un investimento di partenza più piccolo (cioè il costo di una singola cassa) potremmo già partire e magari ingrandire il sistema strada facendo. Viceversa con delle casse passive dobbiamo per forza avere un budget sufficiente per l’acquisto di tutti i componenti elencati sopra.


Qual è la migliore soluzione per voi

Una volta aver compreso qual è la differenza fra cassa passiva e attiva, quali sono i vantaggi e gli svantaggi di entrambe le soluzioni e aver capito a livello di prezzo e qualità cosa comportano, possiamo rispondere alla domanda più importante: qual è la soluzione migliore per noi. Ovviamente non esiste una sola risposta, ma ciascuno di noi darà la sua risposta in base ad alcuni aspetti che è bene tener presente:

  • Qual è il budget che ho a disposizione
  • Quanta conoscenza ho a livello tecnico
  • Cosa devo amplificare (consolle DJ, tastiera, chitarra, microfono)
  • Quante sorgenti audio devo amplificare


Budget

Se posso subito finanziarmi un sistema audio completo come quelli descritti sopra, fa poca differenza se scelgo un sistema attivo piuttosto che passivo; ma se il mio budget fosse limitato allora la soluzione di un diffusore attivo sarebbe l’unico modo per partire.

Conoscenze tecniche

Se non mastico molto concetti come potenza RMS, musicale e di picco, impedenza del diffusore, pressione sonora, ecc., è meglio optare per una cassa attiva che ha bisogno solo di un cavo di rete ed un cavo per collegare la mia sorgente sonora!

Se mi sento un po’ più preparato e non mi sento a disagio se devo montare/smontare un impiantino audio con casse passive, forse questa è la soluzione migliore, anche perché è probabile che la mia preparazione me la sia fatta perché vorrei sono un po’ più esigente in fatto di prestazioni audio.

Cosa devo amplificare

E’ fondamentale sapere cosa devo amplificare prima del mio acquisto. Se, ad esempio, sono un chitarrista acustico e l’unico modo di amplificare la mia chitarra è usare un microfono, mi occorrerà una cassa con ingresso Cannon (XLR bilanciato); se ho un pianoforte elettronico o una consolle per DJ, mi servirà un ingresso Jack da 6.3mm o RCA di linea, e così via.

In tutti questi casi anche solo una cassa attiva può soddisfare le mie esigenze. Molte di esse infatti possiedono più o meno tutti questi tipi di connessione ed è importante accertarsene quando scegliamo il diffusore.

Quante sorgenti audio devo amplificare

Calcolare quanti strumenti musicali, microfoni ed altre sorgenti audio devo amplificare mi fa capire se mi basta una o due casse attive o devo acquistare un mixer. Molto spesso i diffusori attivi possiedono al loro interno un piccolo mixer (3 o massimo 4 canali) che consente di amplificare, ad esempio, un microfono, un lettore CD, una chitarra folk e rilanciare il missaggio ad un secondo diffusore. Se le mie necessità non vanno oltre il caso descritto, la cassa attiva risolve ogni problema; altrimenti dovrò pensare di acquistare un mixer e a quel punto le differenze tra i due tipi di sistemi come abbiamo visto sono minime.