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Fabrizio Dadò da Fabrizio Dadò
il ottobre 10, 2022

​IL SETUP DELLA NOSTRA CHITARRA (PT 5): Regolazione dei pickup single-coil


Come regolare la distanza tra pickup single-coil e corde della chitarra

In questo articolo trovi istruzioni e consigli sulla regolazione dell'altezza dei pickup della chitarra elettrica, con particolare riferimento ai modelli mono-bobina o single-coil. In un altro articolo su questo blog ci occupiamo dei pickup a doppia bobina o humbucking.

L'operazione che descriviamo è parte del setup o regolazione generale della chitarra, che include argomenti trattati sul blog Soundsation, come l'action e la compensazione delle ottave.

Prima di procedere con la regolazione dell'intonazione è bene avere:

  • le corde che usiamo di solito montate e accordate
  • l'action regolata secondo il proprio gusto.

Accertato tutto questo, possiamo parlare di come regolare da sé i pickup single-coil agendo sulle loro viti di fissaggio al battipenna o al corpo della chitarra.


Magneti e bobine

Un pickup per chitarra elettrica è un trasduttore elettro-magnetico che converte le vibrazioni delle corde in segnale elettrico. Semplificando, è un insieme costituito da avvolgimenti (bobine di filo elettrico isolato), calamite (magneti permanenti in materiale magnetizzabile come Ferro, Nichel e Cobalto), eventuali espansioni polari e un contenitore.

Un campo elettro-magnetico circonda la calamita del pickup, con le particelle elettriche che viaggiano dal polo nord al polo sud della stessa. Quando questo campo viene disturbato dai movimenti delle corde (che devono essere in metallo per interagire), si induce una tensione elettrica che varia al variare delle vibrazioni delle corde. Questo segnale elettrico variabile, attraverso la bobina, i potenziometri di volume e tono, e la presa jack della chitarra, viene inviato all'amplificatore per essere amplificato e trasformato in onde sonore.

È quindi intuibile che l'interazione tra le corde e il pickup ha molto a che fare con la distanza tra i due, oltre che con la forza e la forma del campo elettro-magnetico.


I magneti più diffusi per costruire i pickup per chitarra elettrica sono in AlNiCo (Alluminio, Nichel, Cobalto e Ferro) nei suoi diversi gradi (II, III, IV, V) o ceramici (polveri di ossido di Ferro e ceramica di carbonato di Bario o Stronzio), anche detti in ferrite, più fragili ma economici da produrre. Si distinguono a vista per il loro colore scuro, mentre l'AlNiCo è brillante. Esistono anche calamite realizzate con l'apporto di materiali alternativi, come il Neodimio e il Samario, due Terre Rare della Tavola Periodica degli Elementi.


Tipi di pickup single-coil

I pickup single-coil constano di una bobina di filo elettrico isolato e una o più calamite. Questo disegno elementare che resiste incrollabile dagli Anni '50 li rende facilmente soggetti a comportarsi come antenne e captare interferenze elettromagnetiche, in particolare il ronzio delle reti elettriche domestiche a 230V 50Hz (120V 60Hz negli USA e in altri paesi), problema risolto con i pickup humbucking, di cui parliamo in un altro articolo.

Secondo la costruzione i single-coil possono essere dei seguenti tipi:

  • una bobina singola di filo è attraversata verticalmente da sei piccole calamite vere e proprie, come nei Fender per Telecaster® e Stratocaster®, nel Gibson Alnico Pickup o nel DeArmond Mod.200 (Gretsch Dyna-sonic)
  • tra i single-coil è presente anche il disegno con una o due grosse calamite a barra poste sotto la bobina. I cilindri o le lame che la attraversano sono espansioni polari e si limitano ad agevolare il contatto delle corde con il campo magnetico generato dalla calamita. Ne sono esempi lo storico Gibson P-90 (soapbar), alcuni potenti DiMarzio (SDS-1) e Bill Lawrence (L-250), molti single-coil in stile Fender destinati a produzioni di fascia media o economica. Nei pickup Joe Barden la bobina singola è invece attraversata da due vere calamite a lama
  • tra i disegni particolari cito i Lace Sensor, pickup mono-bobina dotati di una speciale schermatura (radiant field barrier) che evita o minimizza il ronzio
  • dalla metà degli Anni '70 esistono anche i pickup attivi (EMG e successivamente altri marchi). Il loro disegno basa l'abbattimento del rumore e l'elevato segnale in uscita su un piccolo preamplificatore interno a bassa impedenza e un'accurata schermatura. Si tratta quindi di veri single-coil ma molto silenziosi. Richiedono una batteria da 9V per funzionare.

Partendo dalle generiche categorie su descritte, nei decenni abbiamo assistito a tentativi di ogni genere, in cui si sono mischiati tipi di bobine, calamite, espansioni polari, formati, etc., in questo aiutati dall'avvento di macchinari CNC in grado di eseguire avvolgimenti molto serrati con filo sottilissimo e lavorazioni impossibili negli Anni '50-'60. Sui pickup e sulla loro evoluzione esistono ottimi testi a cui far riferimento (*).


Regolare i pickup single-coil

Posizionare correttamente un pickup mono-bobina è operazione relativamente semplice. La specifica Fender per i pickup vintage style della Strato, ad esempio, parla di una distanza tra corda premuta all'ultimo tasto della tastiera e polo del pickup di 2,5 mm per il mi basso e 2 mm per il mi cantino. Sfido chiunque a valutare a occhio una differenza di mezzo millimetro! I valori sono dati in pollici (li ho minimamente approssimati) e uguali per i tre pickup. Consideriamolo un punto di partenza, buono anche per altri single-coil simili.


Partiamo dal pickup al ponte

Cominciamo a suonare e ad ascoltare il suono delle corde libere. Partiamo dal pickup al ponte e abbassiamolo svitando le viti di sospensione al battipenna: un quarto di giro solitamente produce variazioni già udibili. Valutiamo il suono ottenuto: è più pieno o più sottile? Più o meno ricco di armonici? Più o meno brillante? Troppo “asciutto” o troppo “schiacciato”? L'attacco delle note è troppo “duro”?

Restando sul pickup al ponte proseguiamo per tentativi, sempre con interventi minimi sulle viti, e ascoltiamo sempre l'effetto. A un certo punto avremo l'impressione che il suono si stia facendo “troppo” sottile o debole; allora torneremo alla posizione precedente fino a trovare un punto esatto in cui il suono ci sembra proprio quello “giusto” (sweet spot). Gli esperti usano la definizione suono a fuoco, perché in effetti stiamo regolando l'interazione tra campo elettro-magnetico e vibrazioni delle corde come se stessimo mettendo a fuoco un soggetto con un obiettivo ottico.

Questo modo di regolare l'altezza dei pickup vale sullo strumento in uso con quel pickup, quelle corde, per il nostro imprescindibile gusto e per il nostro orecchio, che deve essere ben allenato.



A volte, anche sulle chitarre di professionisti, capita di vedere pickup troppo vicini alle corde, con l'idea di ottenere un suono più potente o con più bassi. In realtà si ottiene solo un suono schiacciato e con poco sustain, visto che la vibrazione della corda è limitata dall'attrazione magnetica del pickup. Ci torniamo tra poco...


Passiamo al pickup al manico

Fatta la regolazione del pickup più ostico, quello al ponte, possiamo occuparci di quello al manico, che, per la sua posizione dove la vibrazione delle corde è più ampia, offre sempre un suono più forte e grosso. Abbasseremo il pickup quel tanto che basta ad avere un suono compatibile in volume con quello del pickup al ponte. Passando con il selettore da un pickup all'altro non dovremmo avvertire grandi differenze di livello, e questo vale anche per il pickup centrale della Strato. Infatti, se i pickup sono tre, la procedura è la stessa. Personalmente, parto dal ponte, procedo con il manico e finisco con il centrale.

Poi seguiremo la descritta procedura a orecchio per migliorare le sfumature sonore di ogni singolo pickup.


P-90 e altri single-coil

I pickup di tipo P-90 o soapbar (a saponetta) hanno un campo magnetico più ampio, esteso sui fianchi per via delle due calamite usate sotto la bobina, ed espansioni polari anziché veri poli. Possono essere regolati con la stessa procedura descritta per i single-coil, ma tenendo conto di un comportamento in qualche modo a metà strada tra questi e gli humbucker.

I pickup in stile DeArmond o Dyna-sonic hanno invece massicce calamite come poli. È necessario regolarli con cura, sia l’intero pickup che i singoli poli. Tendenzialmente, con le calamite basse e tutto il pickup avvicinato alle corde, ci avvicineremo a un suono da P-90. Al contrario, con il pickup allontanato dalle corde e le calamite avvicinate, il suono sarà quello di un grosso e brillante single-coil. Nel mezzo ci sono tanti possibili adattamenti.

Sulle chitarre di fascia economica, per motivi di appeal, a volte sono usati pickup di tipo Strato sotto un coperchio da soapbar o DeArmond (se non da humbucker!). Questi pickup vanno regolati come i single-coil di tipo Fender, ma bisogna scoprirne la natura aldilà delle dichiarazioni del marketing.


L'effetto “laccio”

Nel caso dei single-coil va assolutamente considerato che quasi sempre le calamite sono proprio i poli; insomma, i sei cilindretti! Se nel caso di un pickup stile Gibson humbucking il campo magnetico avvolge corde e pickup un po' come una “pagnotta” (la calamita sta orizzontalmente sotto le bobine), nel caso dei Fender ogni calamita genera un flusso magnetico piuttosto diretto sulla corda soprastante. Se la calamita è troppo vicina alla corda, questa sarà frenata nella vibrazione o vibrerà in modo innaturale, come fosse presa al laccio dal pickup, fino al punto di rendere inspiegabilmente impossibile la regolazione delle ottave, produrre doppie note, addirittura causare rumore sui tasti!

Quindi, occhio ai pickup single-coil hot, con calamite cilindriche maggiorate e potenziate, soprattutto nella posizione al ponte, dove le corde, vicine all'ancoraggio, hanno meno energia. I single-coil con un'unica calamita posta sotto la bobina e un flusso magnetico meno direzionale danno invece meno problemi.


Finezze

Il metodo di regolazione descritto è indicato per chi abbia una certa esperienza. Se non ci sente in grado di seguirlo, le misure indicate dai costruttori possono essere prese per buone tout-court. Il ricorso a un liutaio o a un tecnico esperto è sempre consigliabile.

A volte si ottengono reazioni inaspettate. Se vogliamo più bassi, non alziamo il pickup dal lato delle corde avvolte, ma abbassiamolo dal lato dei cantini; e viceversa.

Una prova del 9 di una riuscita regolazione viene dall'ascolto delle posizioni intermedie dello switch: se non sono tipiche e gradevoli, c'è qualcosa da rivedere almeno per uno dei pickup.

Se questi sono molto diversi, ad esempio il pickup al ponte è molto più potente di quello al manico o del centrale, bisognerà rivolgersi a pickup splittabili o accettare soluzioni di compromesso: un'avvertibile differenza di volume o il sacrificio di un po' della grinta del più potente.


Poli ed espansioni polari

I pickup single-coil hanno quasi sempre sei calamite o espansioni polari a cilindro non regolabili, tutte della stessa altezza (flat pole pieces) o variate in funzione delle corde disponibili un tempo (staggered pole pieces).

Se al posto dei cilindri trovate delle viti e ci sono evidenti differenze di volume tra le corde, usatele per trovare un equilibrio. Suonate, valutate e avvitate o svitate i poli finché le corde non produrranno lo stesso livello sonoro. Partite dalla posizione di fabbrica e cercate di seguire il raggio di curvatura della tastiera; ma l'orecchio resta il giudice finale.

È possibile che qualcosina cambi tra suoni puliti e suoni distorti; non c'è nulla di male a fare un ritocchino a pedale overdrive acceso.


Per avere meno problemi

Indubbiamente i pickup con espansioni a lama e quelli attivi sono più facili da regolare. I primi perché ci viene risparmiata la messa a punto di eventuali poli a vite. I secondi perché il campo magnetico non è eccessivo e la potenza arriva da un circuito attivo; quindi possiamo affidarci alle indicazioni del costruttore. Ad esempio, per gli EMG viene suggerita una distanza di 3 mm tra il pickup e corde premute all'ultimo tasto, con aggiustamenti a proprio gusto.

Cito ancora i pickup Lace Sensor, nei quali il particolare disegno riduce molto il campo magnetico e lo direziona verso l'esterno del pickup, praticamente annullando l'effetto laccio.

Sempre parlando di controllo del flusso magnetico, una soluzione simile è adottata nei pickup australiani Kingman e in alcuni DiMarzio (tra i due marchi ci fu una disputa legale al riguardo), che però usano due bobine.


Buona regolazione

Come detto, in un altro articolo ci occupiamo della regolazione dei pickup a doppia bobina o humbucking, per i quali le cose sono un po' diverse e più elaborate. Le informazioni qui fornite sui single-coil dovrebbero essere sufficienti a ottenere un suono limpido, pieno ed equilibrato dalla vostra chitarra. E sempre occhio ai lacci!


Fabrizio Dadò

(*) M.Milan, Pickups - Centerstream Publishing, 2007

M.Milan/J.Finnerty, The Gibson “P.A.F.” Humbucking Pickup - Centerstream Publishing, 2018.